A un anno dalla scomparsa dell’architetto Emilio D’Alessio, uno dei fondatori dell’associazione, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane promuove un premio di laurea a lui dedicato sui temi della sostenibilità, con il patrocinio di Forum per la Finanza sostenibile, Ente Parco Regionale del Conero, Comune di Ancona, Ordine degli Architetti di Ancona e con il supporto di Eurocube e Cogeis.
Il bando per le candidature, aperto fino a venerdì 17 settembre 2021, è rivolto a laureati e laureate e a laureandi e laureande di qualsiasi corso di laurea specialistico a ciclo unitario o magistrale e di dottorato delle università italiane, che abbiano sviluppato tesi di laurea o di dottorato legate a una visione sostenibile e integrata di governo del territorio, con particolare attenzione al ruolo svolto dagli enti locali. Il vincitore e la segnalazione delle migliori tesi saranno annunciati durante la cerimonia, che si svolgerà a Padova in ottobre in occasione del “Festival Ambiente e Cultura” e del “Festival Nazionale dello Sviluppo Sostenibile”.
«Dedichiamo il premio a colui che fu uno dei primi promotori dei processi di sviluppo sostenibile sul territorio locale e quello nazionale» evidenzia Miriam Cominelli, presidente del Coordinamento Agende 21 locali italiane che riunisce oggi oltre 400 enti locali e Regioni impegnati a promuovere azioni e politiche di sostenibilità: «Tra gli obiettivi valorizzare il ruolo della ricerca universitaria come fondamentale supporto alle politiche locali, soprattutto sul versante della sostenibilità ambientale, e di incentivare i giovani a fare dello sviluppo sostenibile il centro di un futuro più equo. Uno sguardo, quello rivolto alle giovani generazioni, che fu sempre attento da parte di D’Alessio, convinto del loro prezioso contributo alla costruzione di uno sviluppo sostenibile».
Scomparso prematuramente lo scorso settembre, oltre che fondatore dell’associazione Emilio D’Alessio fu alla sua guida come presidente dal 2005 al 2009, portando innovazione, sollecitando ad ampliare lo sguardo alla dimensione internazionale della sostenibilità e facendo conoscere l’associazione oltre i confini nazionali. Fu sempre molto attento alle prospettive e alle opportunità offerte da politiche di sostenibilità, come alle sfide del clima che cambia, e ancora ebbe la capacità straordinaria di cogliere le connessioni tra la pianificazione urbana, lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente, la resilienza e la qualità della vita.
Tra gli incarichi istituzionali quello di assessore al Comune di Ancona per più di dieci anni, con deleghe all’urbanistica, ambiente, sviluppo sostenibile, mobilità, politiche europee e relazioni internazionali.
«Emilio D’Alessio – afferma il sindaco del Comune di Ancona Valeria Mancinelli – è stato un innovatore nel suo ruolo di amministratore comunale e in tutti i ruoli che ha ricoperto, a servizio dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, delle politiche europee per i cittadini. A un anno dalla sua scomparsa voglio ricordare un aspetto del suo stile, che ha caratterizzato tutta la sua poliedrica attività e che io condivido profondamente: la capacità di superare i confini, geografici e temporali, delle azioni di governo, per raccogliere, spesso in anticipo, sfide importanti per la crescita delle nostre comunità. Questo significa governare e agire con onestà e generosità intellettuale e politica, attenti ai risultati concreti e contemporaneamente capaci di una visione che va al di là delle scadenze di mandato. Se Ancona oggi sui temi a lui più cari può compiere molte scelte mature e responsabili lo dobbiamo anche a lui».
Il premio valorizzerà gli elaborati che più di altri sapranno indicare nuovi percorsi atti a favorire un’ulteriore evoluzione della cultura dello sviluppo sostenibile in ambito urbano, nonché a sottolineare aspetti meno conosciuti e prospettive di innovazione e di applicazione pratica negli anni futuri delle Politiche Europee in ambito locale sui temi dell’ambiente e del cambiamento climatico, della gestione e valorizzazione dei territori, della pianificazione partecipativa, dell’introduzione di nuovi modelli territoriali di economia
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