I progetti in Italia

MAP PAES - Il nuovo strumento di mappatura condivisa delle azioni del PAES

Attraverso un percorso di sperimentazione condivisa, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane ha sviluppato un nuovo strumento di mappature delle azioni del PAES, a supporto del monitoraggio, aperto a tutte le Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini che, in una logica di Open data, possono raccontare le misure attuate per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni.

Utilizzando la piattaforma open source OpenStreetMap le amministarzioi locali possono realizzare la pamma degli interventi messi in campo nell’ambito del proprio PAES, in una nuova logica di accountability civico.

Scopri come inserire le azioni del tuo Piano d’Azione per lì’Energia Sostenibile sul MAP PAES, scaricando la guida: Guida MAP PAES

MAP PAES è il nuovo modo di condividere i risultati del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) della propria città attraverso la rappresentazione cartografica.

Grazie all’uso delle Mappe, le Amministrazioni Pubbliche e i cittadini possono raccontare il proprio impegno per rendere la città più efficiente e sostenibile in modo semplice ed intuitivo.

MAP PAES è un progetto del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, con la collaborazione del Comune di Bologna, Comune di Padova, Comune di San Benedetto del Tronto e Città Metropolitana di Roma Capitale.

CIRCULAR GPP - Dagli Acquisti Verdi all'Economia Circolare

La necessità di una transizione verso un’economia di tipo circolare è un fatto riconosciuto dalle autorità politiche europee e nazionali e da settori importanti del mondo industriale. Affinché questa transizione abbia luogo, sono necessari strumenti che supportino, indirizzino e agevolino il cambiamento.
Il Green Public Procurement rappresenta uno degli strumenti a maggior potenziale, grazie ai volumi che muove il settore in termini economici e alla numerosità degli operatori privati coinvolti.
Le novità contenute nel “Nuovo codice appalti” e nel “Collegato ambientale” riconoscono l’importanza del GPP come strumento fondamentale per una transizione verso un’economia circolare in cui l’utilizzo di risorse naturali è minimizzato, i prodotti sono pensati per durare il più a lungo possibile e i singoli componenti reimmessi in cicli biologici o tecnici a fine vita dei prodotti.

Il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, in collaborazione con Werner&Mertz. ha promosso nel corso del 2016 un percorso di dialogo per individuare alcune priorità e proposte condivise per sostenere le esperienze di Green Public Procurement e una evoluzione verso il Circular Green Procurement.
Il percorso ha previsto nei mesi di aprile e maggio una serie di incontri con soggetti istituzionali, enti locali e attori del mercato, alcuni dei quali hanno preso parte in veste di relatori ad un workshop organizzato l’1 giugno 2016 presso il Comune di Bologna.
Durante la prima parte del workshop sono stati proposti una serie di interventi che hanno fornito un quadro aggiornato sul tema del GPP alla luce delle novità contenute nel collegato ambientale e nel nuovo codice appalti seguiti da testimonianze di soggetti istituzionali e privati su alcune best practice a livello nazionale e internazionale.
Nella seconda parte dell’incontro, è stato chiesto ai partecipanti e ai relatori, suddivisi in due tavoli di lavoro, di condividere le criticità individuate all’interno della propria organizzazione con riferimento specifico al tema del GPP ed in particolare agli aspetti relativi alla circular economy. Dopo questo primo momento di condivisione delle proprie esperienze, ciascun tavolo di lavoro ha discusso alcune proposte e spunti per favorire una maggiore diffusione del GPP e una transizione verso il Circular Green Public Procurement.
I contenuti venuti fuori da questi incontri sono stati integrati nel Position Paper ‘Dal Green Public Procurement al Circular Green Procurement – Promuovere l’economia circolare attraverso l’evoluzione degli acquisti verdi’ (LINK documento)

Se siete interessati a questa esperienza e se siete soci del Coordinamento, vi segnaliamo che il Coordinamento Agende 21 Locali organizza una ciclo di seminari gratuiti della durata di un giorno ciascuno, aperti alla Pubblica Amministrazione e alle aziende sul tema degli acquisti verdi nella nuova logica dell’economia circolare.
Per ospitare il seminario presso il proprio Ente vi invitiamo a contattare il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane dal sito www.a21italy.it/contatti/

OPEN GAIA - Il primo portale di crowdfunding per gli spazi verdi in città

Open Gaia è una piattaforma web- based di crowdfunding per la realizzazione di infrastrutture verdi (piantumazione di nuovi alberi, tetti e facciate verdi, piccoli interventi di riqualificazione) che coinvolge, attraverso un parternariato pubblico-privato, Comuni, imprese locali, associazioni e cittadini con l’obeittivo comune di creare una città più resiliente grazie alla mitigazione dell’effetto isola di calore, all’assorbimento dei gas serra e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, alla riduzione del rischio idrogeologico.

Il portale di Open Gaia, grazie ad un accordo tra Coordinamento Agende 21, Indica srl e Campo Resilia, che ne sono anche i promotori, sarà messo a disposizione gratuitamente ai Soci del Coordinamento Agende 21.

Il progetto è liberamente ispirato agli obiettivi e ai modelli generati dal progetto co-finaziato dalla Commissione Europea LIFE GAIA (www.lifegaia.eu).

Come funziona?

  1. Seleziona il tuo punto verde: scegli su quale punto investire in base alla vicinanza o al progetto che si vuole realizzare
  2. Decidi quanto compensare: finanzia con una cifra anche minima o in base alla CO2 che vuoi compensare
  3. Ricevi un regalo: ottieni una ricompensa in base a quanto finanziato o fai una semplice donazione

Maggiori info: www. opengaia.eu

Piani Clima e Patto dei Sindaci

Logo Piani Clima e Patto dei Sindaci

Documenti:
Le linee di indirizzo Piani Clima
Il Patto dei Sindaci
Le Strutture di Supporto del Patto dei Sindaci: i Coordinatori e iSostenitori

Gli impegni di Agenda 21 per i Cambiamenti Climatici
Ecomondo - Città Sostenibile
il Forum CompraVerde Buy Green

Il Forum CompraVerde-BuyGreen è la mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, promossa dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.

Due giornate di Stati Generali degli Acquisti Verdi con seminari, convegni, workshop, scambi one to one, per presentare e discutere le novità legislative, le best practice nazionali e internazionali, le opportunità in materia di acquisti verdi.

Il Forum CompraVerde-BuyGreen riunisce la più importante comunità di esperti GPP, di imprese innovative e virtuose, le migliori pratiche delle pubbliche amministrazioni.

I numeri della manifestazione:

  • oltre 230 tra enti pubblici, imprese private e realtà non profit
  • più di 1.150 incontri B2B
  • oltre 110 relatori nazionali ed internazionali.

Nel corso della manifestazione verranno attribuiti, al seguito di un processo di selezione e valutazione di circa quattro mesi, cinque importanti premi nazionali:

  • Premio CompraVerde
  • Premio MensaVerde
  • Premio Vendor Rating e Acquisti Sostenibili
  • Premio Cultura in Verde
  • Premio Edilizia Verde

Sito: www.forumcompraverde.it

Tavolo Enti Locali per il clima
Mobilità, Ambiente e Salute in Pianura Padana
Indagine 'Gli Enti Locali, Green Economy e Governance'

Logo Indagine 'Gli Enti Locali, Green Economy e Governance'

Indagine ‘Gli Enti Locali italiani, Green Economy e Governance’
In occasione del Summit ONU sullo Sviluppo Sostenibile 2012 (UNCSD) o ‘Rio+20’, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Focus Lab hanno promosso un’indagine conoscitiva a livello nazionale presso un campione di Enti Pubblici interessati, come contributo conoscitivo di informazioni aggiornate sugli impegni assunti dagli Enti Locali italiani rispetto ai due temi chiave di Rio+20.

Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

Il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume nasce nel 2007 come gruppo di lavoro del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, con l’obiettivo di creare una community in grado di scambiare esperienze e promuovere i Contratti di Fiume in Italia.

I Contratti di Fiume (CdF) sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

Attraverso la definizione di un Programma di Azione condiviso, si intende quindi attivare una politica attiva, partecipata ed integrata che mette insieme partner pubblici e privati per siglare accordi ed impegni per la manutenzione del territorio, implementazione del ruolo ambientale dell’agricoltura (micro laminazione), aree produttive ecologiche e corretto uso del suolo

Il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, giunto ormai alla sua Decima edizione (Milano, 2015), vuole essere un punto di incontro di tutti quegli attori che lavorano sul tema e ha inteso fornire un sempre maggiore supporto ai processi in atto, attraverso la creazione di quattro Gruppi di Lavoro tematici:

Gruppo di Lavoro 1: Riconoscimento dei Contratti di Fiume a scala nazionale e regionale, definizione di criteri di qualità.

Questo Gruppo di Lavoro ha come obiettivo quello di favorire il riconoscimento dei CdF su scala nazionale e regionale/locale anche attraverso l’identificazione degli elementi essenziali che li caratterizzino e che ne garantiscano la qualità, fermo restando il carattere della volontarietà che già connotano i CdF e l’esigenza che tali strumenti contribuiscano alla tutela delle acque e alla riqualificazione ambientale dei corpi idrici.

Gruppo di Lavoro 2: Sostegno ai Contratti di Fiume (risorse ed opportunità).

Il macro-obiettivo del Gruppo 2 riguarda l’individuazione delle possibili fonti di finanziamento e sviluppo a sostegno dei processi finalizzati alla sottoscrizione dei Contratti di Fiume, rispetto agli indirizzi di programmazione europea, nazionale e locale previsti per il 2014-2020.

Gruppo di Lavoro 3: Strategie di attuazione dei Contratti di Fiume.

Molti Contratti sono ormai arrivati alla costruzione del Piano di Azione ma rimane aperta la sfida della realizzazione del Piano di Azione sul territorio e come gestire la vera e propria fase di programmazione. Il valore del Piano di Azione è di essere un riferimento per un intervento coordinato e sinergico sul territorio fluviale, ma la sua operatività passa attraverso la trasformazione del Piano di Azione in Programma operativo pronto per l’azione strutturale sul territorio e per intercettare le opportunità di finanziamento che si possono prospettare (es: fondi per compensazioni, bandi, fondi strutturali, fondi ordinari, etc.).

Gruppo di Lavoro 4: Informazione, Promozione, Disseminazione ed internazionalizzazione dei Contratti di Fiume. La finalità del gruppo di lavoro 4 è quella di dare maggiore visibilità e promozione ai contratti di fiume, con attenzione agli ambiti della formazione e della ricerca. La raccolta delle informazioni comporta la necessità di utilizzare la rete web e di promuovere le pubblicazioni e gli eventi utili alla divulgazione delle esperienze e fornire un aggiornamento sull’ avanzamento dei gruppi di lavoro sui CdF.

Attraverso i Gruppi di Lavoro si è inteso contribuire ad affrontare temi di estrema rilevanza quali: la definizione di criteri di qualità, l’istituzione di un osservatorio dei processi, le modalità di attuazione dei processi, il rapporto con i nuovi strumenti di programmazione europea 2014-2020, gli strumenti di comunicazione, partecipazione, formazione ed accessibilità ai processi.

Tra i documenti promossi dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume vi sono:

  • Carta Nazionale dei Contratti di Fiume. Essa intende caratterizzare in modo univoco i Contratti quali strumenti utili e praticabili per il contenimento del degrado e la riqualificazione dei territori fluviali nonché la conciliazione degli “interessi” pubblici e privati presenti sul territorio ed è stata definitivamente condivisa e ratificata dalla comunità dei Contratti di Fiume nel corso del VI Tavolo Nazionale a Torino il 3 febbraio 2012 (link: CARTA_CONTRATTI_DI_FIUME_2010.pdf)

  • Definizione e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume: I requisiti sono stati elaborati dal Gruppo di Lavoro 1 ‘Riconoscimento dei Contratti di Fiume a scala nazionale e regionale e definizione di criteri di qualità’.(link: CDF_Definizione-e-Requisiti-di-Base.pdf)

Maggiori informazioni:http://nuke.a21fiumi.eu/Home/tabid/36/Default.aspx

Open Data Ambiente

Un Laboratorio pilota per sperimentare l’apertura dei dati contenuti negli strumenti della pianificazione territoriale e definire procedure e indicazioni utili ad altri enti interessati a rendere aperto il patrimonio informativo dei propri piani.

Nel 2013, dando seguito a una consolidata esperienza nel campo dell’accountability per la sostenibilità, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, la Provincia di Bologna, il Comune di Reggio Emilia, la Regione Emilia Romagna e Arpa Emilia Romagna hanno avviato un percorso per rendere disponibili in formato “open ” i propri dati ambientali (Progetto “Ambiente Open Data”).

Attraverso vari momenti di formazione e di confronto, che hanno coinvolto sia il gruppo di lavoro, sia altri soggetti pubblici e privati potenzialmente interessati ai dati ambientali, ciascun ente ha avviato un percorso di “apertura” dei propri dati.

Il primo passaggio per avviare il percorso di “apertura dei dati” consiste solitamente nell’effettuare una verifica dei dataset abitualmente utilizzati dall’ente e nel definirne la titolarità.

Nel caso della Provincia di Bologna questa verifica preliminare ha messo in evidenza che la maggior parte del patrimonio informativo ambientale disponibile era legato all’attività di Pianificazione dell’ente. Da qui l’impulso ad esplorare le numerose banche dati territoriali raccolte, prodotte e gestite in funzione dei vari Piani di competenza provinciale e ad affrontare il problema di come mettere a disposizione della comunità la ricchezza informativa caratteristica di ciascuno di essi.

La questione di come rendere “open” un Piano si è rivelata complessa, ponendo questioni di varia natura alle quali si è cercato di dare una risposta attraverso una serie di incontri interni all’ente e di un workshop aperto a tutti gli stakeholder. Il know how generato dal percorso è stato raccolto in 2 quaderni “Il mondo Open Data in 20 domande” e “Open Data Territoriali e Piani”:

Maggiori informazioni: link