Contratti di fiume. Il 23 febbraio la Conferenza dell’Osservatorio Nazionale

Il prossimo 23 febbraio presso la Sala conferenze Auditorium della Biblioteca Centrale Nazionale a Roma, si terrà la Conferenza di fine progetto Progetto CReIAMO PA “Il futuro dei Contratti di fiume in Italia”, organizzata dall’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume (ONCdF) con l’obiettivo di fornire un quadro generale sullo stato dell’arte dei Contratti di Fiume e le opportunità per l’ulteriore consolidamento di questo strumento di governance multilivello.

Molteplici gli obiettivi della Conferenza. Oltre ad analizzare lo stato di attuazione, sviluppo e diffusione dei Contratti di Fiume in Italia e ad illustrare le attività realizzate e gli output conseguiti tra il 2017 e il 2023, infatti, l’evento mira anche ad evidenziare le principali sfide ancora da affrontare e le opportunità da cogliere per l’ulteriore consolidamento dei Contratti di Fiume nel breve, medio e lungo periodo.

Per far ciò la Conferenza prevede gli interventi di tecnici, esperti e rappresentanti sia delle Istituzioni sia dei territori in cui in questi anni si sono consolidati i processi di Contratto di Fiume. L’evento sarà anche l’occasione per presentare al grande pubblico la Piattaforma Nazionale dei Contratti di Fiume (PNCdF), un prezioso strumento informatico di monitoraggio e raccolta dati sui Contratti di Fiume nel nostro Paese, rivolto sia agli addetti ai lavori che ai cittadini.

Scarica il programma. Per partecipare, è necessario iscriversi al seguente link: https://pomilio.blumm.it/event/ar/274/creiamo-pa-
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Contratto di Fiume
Il Contratto di Fiume, quale accordo volontario tra soggetti pubblici e privati a vario titolo interessati ai corsi d’acqua, è volto alla programmazione strategica e negoziata per perseguire la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali e la salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo dei territori.

Inoltre, contribuisce a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE) e sulle Alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche e iniziative volte a consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata.
In questi ultimi anni, sia a scala europea che nazionale si assiste ad un progressivo cambiamento di orientamento delle politiche ambientali, le direttive europee sulle acque hanno allargato le opzioni gestionali da perseguire, favorendo l’integrazione di misure strutturali e non strutturali, incentivando forme di gestione partecipata che possano facilitare il coinvolgimento di diversi attori territoriali, nonché superando approcci di pianificazione specialistica di settore.
I Contratti di Fiume – in Italia sono ad oggi più di sessanta su oltre 200 processi avviati – favoriscono i processi di sensibilizzazione ed educazione ambientale dei diversi attori, accelerando il cambiamento culturale necessario per attuare le politiche delle acque del terzo millennio.