La Carta delle Città per il diritto umano all’acqua

Garantire l’accesso all’acqua potabile costituisce una sfida che le Città dovranno affrontare.

Nel 2050 il 70% della popolazione vivrà in ambiente urbano e i cambiamenti climatici accentueranno le crisi idriche.

 

Il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane ha collaborato, con il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua (CICMA), alla definizione della Carta delle Città per il diritto umano all’acquache è stata approvata dai Soci della nostra associazione, in occasione dell’Assemblea annuale dei Soci il 18 ottobre a Roma.

A 8 anni dalla Risoluzione ONU l’applicazione del diritto umano all’acqua e la garanzia dell’accesso universale continuano ad essere disattesi. A tre anni dal lancio dell’Agenda 2030, solo un paese su cinque garantisce l’accesso all’acqua con una copertura inferiore al 95% della popolazione, ma nessuno garantisce ancora l’accesso all’acqua, a livello di minimo vitale, come diritto umano.

In assenza di strumenti vincolanti, di diritto internazionale, che garantiscano il diritto umano all’acqua, il CICMA ha proposto alle Città, in occasione del Seminario del 5 giugno 2018 , di adottare una Carta delle Città per il diritto umano all’acqua, che prevede alcuni impegni e buone pratiche per promuovere la concretizzazione dell’accesso universale all’acqua come diritto umano.

E’ in atto una campagna per sollecitare l’adesione alla Carta da parte delle Città Metropolitane, dei Comuni e delle principali Reti di coordinamento nazionale presenti al Seminario.

Per maggiori informazioni vedi il sito CICMA e contattaci via email: coordinamento.agenda21@gmail.com