Per evitare una tragica evoluzione degli effetti che i cambiamenti climatici potrebbero avere sulla specie umana, è necessario cominciare fin da ora a garantire l’equilibrio degli ecosistemi e invertire la tendenza verso un consumo sostenibile che rispetti la natura e protegga la salute. È questo il senso di molte indicazioni specifiche contenute nella Carta di Roma, siglata lo scorso 05 dicembre 2018, alla sessione conclusiva del I Simposio Health and Climate Change, presso l’Istituto Superiore di Sanità, al termine di tre giorni di dibattiti e di riflessioni tra 500 ricercatori esperti su salute e cambiamenti climatici.
La carta, articolata in ventiquattro raccomandazioni relative ai tanti temi in cui i determinanti ambientali influenzano fortemente la salute vuol essere un indirizzo trasversale a tutte le politiche ed è rivolta a tutte le parti sociali, da quelle che rappresentano il mondo industriale a quello politico fino ai singoli cittadini perché si possa garantire la qualità della vita, la salute e il benessere nel prossimo futuro.
In base alle indicazioni della “Carta” il nostro futuro non può prescindere ormai da una tecnologia pulita che impatti il meno possibile sull’ambiente, dal risparmio dell’acqua, del cibo e del suolo e dal riutilizzare il più possibile le materie prime. La promozione dei parchi e delle aree protette sono fonte di salute e rappresentano una priorità per tutelare la salute dei bambini.
La Carta è un urgente appello ad agire e un costante richiamo all’interdipendenza tra Clima e Salute.
Per approfondire leggi la Rome Declaration.