Un nuovo capitolo si apre per la sostenibilità in Italia, con l’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) della revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Con una visione chiara e basata su un framework d’azione ben delineato, il nuovo documento traccia la strada per progredire verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, adattandoli al contesto italiano, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale, economica e sociale del Paese.
Con una visione chiara e basata su un framework d’azione ben delineato, il nuovo documento traccia la strada per progredire verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, adattandoli al contesto italiano, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale, economica e sociale del Paese.
La revisione è il risultato di un percorso partecipativo che ha coinvolto amministrazioni centrali, Regioni, Città metropolitane, nonché società civile e attori non statali riuniti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con il comune obiettivo di definire e attuare il modello italiano per la sostenibilità.
Per raggiungere i 17 “goal” delineati dalle Nazioni Unite, la Strategia si radica su cinque pilastri fondamentali: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership, che si dipanano in quindici scelte strategiche che coprono diversi settori, dalla gestione responsabile delle risorse naturali al contrasto delle diseguaglianze sociali.
Un elemento centrale della strategia è l’introduzione di “” che verranno monitorati annualmente attraverso 55 indicatori principali, fornendo un nucleo di riferimento per tutte le amministrazioni. Questo metodo permetterà un monitoraggio più preciso e focalizzato sugli obiettivi posti.
La Strategia attribuisce inoltre un ruolo fondamentale ai “Vettori di sostenibilità”: propone la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile (PCSD), con l’allegato Programma d’azione nazionale, nonché la governance multilivello, come meccanismi di attuazione e di collaborazione trasversali, enfatizzando il ruolo fondamentale di educazione, formazione e comunicazione. La partecipazione attiva, rafforzata dall’allegato Regolamento del Forum per lo sviluppo sostenibile, rappresenta la chiave per garantire un percorso di sviluppo ben strutturato e inclusivo.
Questo documento, che vede il coordinamento del MASE per l’aspetto nazionale e del MAECI per quello internazionale, rappresenta un importante passo avanti verso una via italiana alla sostenibilità coerente, integrata, localizzata, partecipata.